Venerdì abbiamo chiuso in bellezza la settimana, portando a casa il guadagno sull’ETF in oggetto, comprato il 13 marzo 2023, nel punto più basso registrato dall’indice in quell’anno, quando l’indice viaggiava attorno ai 2.650 punti. Oggi l’indice, nonostante le incertezze politiche legate alle guerre militari scatenate da Putin e Netanyahu da un lato e le incertezze economiche legate alla guerra commerciale scatenata da Trump dall’altro, ha segnato un nuovo massimo storico portandosi a oltre 4.250 punti. Il rialzo segnato è quindi stato pari al 60%. Purtroppo, questa crescita è stata inficiata dal calo del dollaro nei confronti dell’euro per un 14%, ma rimane comunque un aumento del 46% lordo (34% netto in due anni e mezzo). Tante sono le nubi all’orizzonte tra possibili sviluppi militari da un lato ed economici dall’altro.
Abbiamo pertanto preferito vendere e passare alla cassa.
Per contro, per chi ancora non lo aveva già attivato, con una frazione della cifra incassata, abbiamo attivato un Piano di Accumulo di Capitale (PAC) sul principale indice azionario americano nella speranza che settembre e ottobre portino ad un calo più o meno accentuato delle borse, per poter reinvestire la liquidità generata a prezzi più bassi, alimentato anche dai continui incassi derivanti da cedole e proventi sui certificates.
Per chi ancora non avesse colto le opportunità dei Piani di Accumulo di Capitale, mi chiami e ne potremo parlare.