Rame + 13% dai minimi di fine luglio! Si è rivelata un’ottima intuizione l’aver approfittato del crollo del rame sulla piazza americane, verificatosi il 31 luglio, a seguito dell’introduzione da parte del presidente degli Stati Uniti d’America, di tariffe del 50% su prodotti finiti in rame (tubi e cavi) importati negli Stati Uniti. Il rame sulla piazza americane era infatti crollato da circa 5,60 U$D alla libra a circa 4,35 U$D ala libra.
In poco meno di tre mesi, quotazioni del rame di nuovo su. Si sono infatti riportate sui valori che spesso hanno portato a nuovi cali (vedi grafico a marzo 2022, maggio 2024, marzo 2025), ossia i 5 U$D alla libra. Pertanto, anche se questa importante materia prima largamente utilizzata in tantissimi settori industriali non si è ancora riportata ai prezzi massimi di fine luglio, da dove poi è scattato quel crollo che ci ha consentito di entrare, lasciamo correre il Piano di Accumulo di Capitale (PAC), ma portiamo a casa un bel guadagno di oltre il 13% lordo (netto per chi ha ancora delle minusvalenze) in nemmeno tre mesi.
Adesso, manco a dirlo, stiamo alla finestra. Se continuerà a salire, segnando nuovi massimi, valuteremo se vendere anche le quote a mano a mano acquistate col PAC. Se ricrollerà, sapremo cosa fare.
In tanti di voi hanno approfittato di questa ghiotta occasione, ma non tutti.
Chi fosse interessato all’argomento mi contatti.