Domani partirà il collocamento della 20° emissione del BTP Italia, il titolo di stato italiano con cedole indicizzate all’inflazione italiana, con scadenza 04.06.2032.
Stamattina è stata resa nota la cedola minima garantita che sarà dell’1,85% lordo, quindi l’1,62% netto. Attualmente l’inflazione italiana è pari all’1,7%. Pertanto, a parità di inflazione nei prossimi sette anni, il nuovo BTP pagherebbe cedole pari al 3,55% lordo pari al 3,10% netto annuo, quindi un rendimento accettabile per un investimento a capitale garantito. A questo rendimento si dovrà poi aggiungere, per chi terrà il titolo fino a scadenza, un premio dello 1,00% lordo, pari allo 0,875% netto.
Il BTP a tasso fisso più simile è il BTP 01.06.2032, cedola 0.95%, che attualmente rende circa il 2,80% netto.
Ultima considerazione da fare è che gli altri BTP Italia indicizzati all’inflazione italiana con cedole annue minime simili a quelle del nuovo BTP in emissione, quotano tutti sopra la pari. Questo potrebbe anche favorire l’acquisto del titolo in ottica speculativa, ossia per rivenderlo tra qualche mese qualora l’inflazione dovesse rialzare ulteriormente la testa, senza necessariamente attenderne la scadenza.
Pertanto, fatte queste considerazioni, considerando che titoli indicizzati all’inflazione italiana non ne abbiamo più o quasi più in portafoglio e che avere qualche investimento che ci tuteli in caso di rialzo dei prezzi per qualsiasi ragione (vedi dazi americani all’orizzonte), consiglio la sottoscrizione dello stesso.
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