Operatività in opzioni mese di aprile

Ieri si è chiusa di nuovo con successo la quarta delle strategie in opzioni di quest’anno, quella di aprile, aperta a metà marzo, e abbiamo attivato quella di maggio. È stato un altro mese molto buono, con risultati doppi rispetto a quelli previsti per la strategia e pari mediamente al 1,23% lordo, corrispondente allo 0,91% netto mensile.

Il risultato cumulativo da inizio anno, si porta al 8,09% lordo, corrispondente al 5,99% netto.

Chiusa l’operatività di aprile, si è aperta la strategia di maggio. L’indice Euro Stoxx 50 è risalito ulteriormente, rispetto a metà marzo, di oltre 4 punti percentuali, avvicinandosi ai massimi degli ultimi 12 mesi ed allontanandosi di molto, almeno per il momento, dai 3.000 punti visti a dicembre. Riprendendo quanto detto il mese precedente, a questi livelli di indice e considerando che la parte più favorevole dell’anno (generalmente l’inverno e la prima parte della primavera) è ormai alle spalle, l’incertezza la farà ancora più da padrona. Potremmo assistere ad un’ulteriore crescita dell’indice verso i massimi registrati negli ultimi due anni in area 3.675 (nella primavera dello scorso anno il massimo raggiunto fu in area 3.575), ma non è da escludere che potrebbe esserci anche uno storno dei mercati più o meno violento, visti i tanti punti interrogativi presenti in Italia, in Europa e nel resto del mondo.

Fatta questa premessa, per maggio ci siamo mantenuti a distanze dall’indice più accentuate al ribasso e più ravvicinate al rialzo, rispetto al mese scorso. Ci siamo tenuti un maggior margine al ribasso in quanto vedo maggiori possibilità di uno storno/calo dei mercati, rispetto che un’ulteriore importante crescita degli stessi. Da qui la scelta di ridurre di un paio di punti la protezione al rialzo. I livelli individuati sono rispettivamente a +5% al rialzo (3.650 punti di indice) e a -14% al ribasso (3.000 punti di indice, livello tante volte già utilizzato in passato). Il livello superiore di 3.650 punti si trova una quindicina di punti sopra la proiezione al rialzo, al 17 maggio, dell’indice Euro Stoxx 50 dai minimi di fine dicembre. Quindi un livello che vedo non facilmente raggiungibile nell’arco delle prossime quattro settimane. Il periodo aprile/maggio solo in un caso ha avuto un’impennata molto elevata: nel 2013 assistemmo ad una crescita di oltre il 9%, ma il periodo immediatamente precedente (marzo/aprile 2013), segnò un meno 6,53%, calo in grado di giustificare, almeno in parte, la forte crescita del periodo immediatamente successivo. Escludendo l’andamento “anomalo” (per quanto di anomalo possa esserci in finanza) del 2013, i periodi aprile/maggio di maggiore crescita (non segnati quindi da un periodo precedente di forte calo) sono stati quelli del 2008 (+3,71%) e del 2017 (+3,64%). Al ribasso 3.000 punti, corrispondente ad un -14% dal livello dell’indice di mercoledì sera, ci fornisce una protezione pari al peggior calo registrato dall’indice stesso nel periodo aprile/maggio, registrata nel 2010, con un -14,40%. Inoltre 3.000 punti è, come scritto in passato, una barriera psicologica al ribasso, molto importante e difficile da violare in appena quattro settimane.

Fatte tutte queste analisi, il risultato medio di maggio, complice l’attuale “calma psicologica” dei mercati, se la strategia dovesse chiudersi com’è sinora sempre stato, fornirebbe un rendimento medio di appena lo 0,46% lordo (per chi ancora ha delle minusvalenze da scontare), corrispondente allo 0,34% netto mensile. Risultato pertanto non certo entusiasmante, anche se appena sotto le aspettative mensili della strategia stessa.

Auguri di Buona Pasqua