I prezzi del caffè hanno subito un calo significativo negli ultimi mesi, dopo aver raggiunto un picco all’inizio del 2025 che aveva portato questa raffinata materia prima a oltre 425 U$D per ogni libra.
Le cause della discesa sono legate ad una maggiore offerta, grazie ai raccolti in Brasile sopra la media, a miglioramenti climatici in Brasile, Vietnam e Centro America e ad un possibile surplus di offerta. Dall’altro lato, siamo però anche in presenza di fattori di rischio che potrebbero portare ad una nuova crescita di valore di questa diffusa materia prima. Parliamo di minacce tariffarie da parte degli USA (Trump ha ipotizzato tariffe del 50% sulle importazioni brasiliane), di livelli delle scorte bassi (queste coprono infatti solo due mesi di consumo secondo gli esperti), senza poi parlare de rischio climatico sempre presente al giorno d’oggi, che potrebbe andare a sconvolgere le coltivazioni.
Tecnicamente, il prezzo è sceso sotto i 300 U$D alla libra, livello psicologico di prezzo importante, anche se senza valenze tecniche particolari. Guardando invece al momento dell’anno in cui ci troviamo, l’analisi stagionale indica una possibile ripresa tra luglio e agosto, periodo tradizionalmente favorevole al caffè.
Io sono entrato con pochi euro, pronto ad aumentare l’esposizione se il calo dovesse proseguire verso prima i 275 U$D/libra e poi verso i 250 U$D/libra.
Se sei interessato a sapere come muoverti, chiamami.